DITO A MARTELLO
La Signora YYYYYY si recava presso il Pronto Soccorso dell' Azíenda Ospedaliera XXXXXX , a causa di trauma distorsivo III dito mano destra, per infortunio domestico. All'esame obiettivo: impossibilità all'estensione del terzo dito mano destra, che appare tumefatto e dolente. Rientra il giorno successivo per valutazione ortopedica. Lo Specialista ortopedico riportava: " Terzo dito a martello mano destra. Rx visionate si consiglia revisione chirurgica. Applicata stecca provvisoria Zimmer, e dimessa con consiglio di analgesia al bisogno e prognosi di giorni QQ. Successivamente ricoverata presso il Reparto di Ortopedia e Traumatologia del Presidio di XXXXXX e sottoposta ad “intervento di Riparazione” dito a martello. Veniva dimessa in pari data con consiglio di antinfiammatori ed antibiotico al bisogno, arto in scarico assoluto, medicazione. Visita presso Ambulatorio Sala Gessi si osservava: "medicazione a piatto ferita non secernente filo di K si riposiziona stecca di Zimmer consiglio di arto in scarico, controllo del circolo e motricità periferici. Ritorna per visita presso Ambulatorio Sala Gessi, era posta diagnosi di "esiti di revisione per III dito a martello mano destra". Desutura: va bene. Non secrezioni in atto. Visita per rimozione filo di Kirschner e tutore tra 15 giorni. Ritorna presso lo stesso ente "si rimuove filo come da indicazioni primo operatore, piccolo granuloma piogenico sulla ferita chirurgica che viene cauterizzato. Posizionata stecca di Stax". Controllo tra 6 giorni. Ritorno per nuovo ingresso presso Ambulatorio Sala Gessi: "III dito a martello mano destra in trattamento. Rimozione ortesi e controllo clinico: va bene. Mantenuta l'estensione della IFD. Rigidità del III raggio. Si richiede visita fisiatrica per mobilizzazione assistita. Controlli ulteriori al bisogno". Lo stesso sanitario segnalava, "oggi c'e'una situazione seria di rigidita' dolorosa della IFP. Non tollererebbe la chinesiterapia a livello di questa articolazione perchè il dolore è severo. Credo che la IFD se anche il fisioterapista confermasse questo sospetto sia meglio non sollecitarla. La IFP invece è rigida solo per motivi posturali, la cute soprastante e' indenne e qui la fisioterapia dovrebbe ottenere un discreto recupero articolare, fondamentale ai fini funzionali, molto di piu' di un recupero articolare a livello della IFD...
CONSIDERAZIONI
Dalla visione delle rx eseguite in pronto soccorso si vede che si tratta di una
distorsione con probabile elongazione del legamento senza evidenza di distacco osteo-tendineo a livello della falange. Tale tipo di lesione, cosi' come suggerito dalla letteratura in merito guarisce solitamente con applicazionedi tutore di Stax da mantenersi per circa 6 settimane. La paziente invece a distanza di 6 giorni fu sottoposta ad intervento chirurgico che come si rileva ha avuto finalità riparative del tendine con sutura termino terminale e stabilizzazione con filo di kirschner in assenza di un distacco osseo. Tale condotta terapeutica fu non solo inutile, ma anche responsabile di complicazioni articolari forse anche su base infettiva che hanno condotto alla perdíta di sostanza ossea a livello della articolazione con comparsa di rigidità ancora presente ad oggi nonostante le rípetute sedute di Fkt.
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